tanto di cui parlare, tutto ancora da vivere

lunedì 5 dicembre 2011

Effimero

Non riesco a mettere a fuoco il suo viso.. Ripercorro con la mente ogni istante e ogni volta emerge un dettaglio di più.
Ma del suo volto nulla, non riesco a ricordare.
Credo di aver smesso di guardare con gli occhi quando il cuore ha iniziato a percepire sintonia. Perchè questo è l'effetto che ha su di me, mi impedisce di pensare, di ragionare con il cervello.
Lui è sesso, carne, passione e cuore; è un'idea di libertà purissima e di vita che ricomincia a fluire libera dopo mesi, anni di impedimenti e barriere..
Non può essere che un'idea perchè io non lo conosco, ne ho solo avvertito le vibrazioni. E non so cosa aspettarmi, non mi ha cercato oggi, eppure l'altro giorno era premuroso e lo sentivo vicino. Ma ha detto che questa settimana ci saremmo rivisti e mi ha dato dei giorni in cui è libero. Io non potrei devo studiare, ho preso degli impegni. Ma che si fottano tutti quanti, io lo devo rivedere, devo starci ancora a contatto. Devo capire se, quando mi ha detto tutte quelle cose circa il fatto che stava bene con me, era sincero o meno: da parte mia non ci sarebbe stato bisogno di dirmi bugie, mi piaceva troppo per resistergli. Solo devo sapere qual è il limite che c'è tra noi due. Spero di capire al più presto cosa fare.
Mi sento instabile, come sul punto di cadere per il più piccolo movimento: devo stare immobile aspettando un segno, un chiarimento.
Ritorno con la mente a quel giorno, e mi sento stupido per non avergli rubato nemmeno un'immagine, una sensazione definita, distinta da quel senso di benessere che mi ha lasciato dentro.
Lo rivoglio, voglio rivederlo sulla sua macchina, voglio rivederlo nella sua casa, voglio rivederlo in viso, voglio rivederlo nudo

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