tanto di cui parlare, tutto ancora da vivere

martedì 31 gennaio 2012

Divertirsi un po'

Non so nemmeno da dove cominciare. In questi giorni non riesco a capire cosa mi stia passando per la testa, non mi riconosco più.
Forse sto iniziando a capire che non posso andare avanti per molto senza avere una strada da seguire, delle cose da fare per forza.
Io sono così, ho bisogno di non andare allo sbaraglio, per non perdermi.
Forse è per questo che cerco un uomo, e vedo nell'Altro quello che fa per me.. nonostante i pro e i contro.
L'altro giorno mi ha scaricato. Mi arriva un messaggio che ho cancellato poco dopo aver risposto, in cui mi diceva "forse è meglio che non ci vediamo più, non sprecare soldi e non mandarmi più messaggi. Ci sentiremo più avanti se vorremo."
Grazie a dio il destino mi aiuta nei momenti peggiori. C'era una mia amica accanto a me.
Ho potuto solo cambiare colore in volto e fare finta di niente, di nuovo.
Ho risposto con un bel messaggio, il succo era "fai quel che vuoi, mi trovavo bene con te, mi troverei ancora bene con te se tu mi volessi". Ha risposto dicendo che fa male anche a lui (cosa mi chiedo) e che ha voglia di vedermi.
Mi ha detto se andavo venerdì, ma dovevo studiare veramente troppo, poi c'era la piscina e in fondo non stavo granchè. Così ho detto che avevo la febbre, una mezza verità. Ma forse non avevo troppa voglia di andare.
Mi spaventa quell'uomo, perchè non riesco a gestire le emozioni che mi provoca. Con un messaggio mi cambia radicalmente l'uomore e la giornata. A volte mi manca il fiato se penso a tutte le stronzate che può avermi detto e a come io mi sia fidato. In fondo non lo conosco, ci sono una valanga di particolari che non tornano nella sua storia.
Ma all'Altro non riesco a dire di no.
Ieri ha risposto ad un mio messaggio in cui dicevo di volerlo incontrare. Speriamo ha scritto, poi mi ha dato dei giorni in cui è disponibile: oggi domani e dopodomani.
Mi chiedo se lavori anche lui, forse la faccenda dei turni gli concede un sacco di tempo libero, eppure non riesco a capire. E anche lui più che appuntamenti nei pomeriggi della settimana non mi concede, mai un sabato sera, mai una domenica. Forse io vado bene solo per un pomeriggio in settimana, con niente di meglio da fare e la noia che bussa alla porta. Mi starebbe anche bene paradossalmente, basterebbe saperlo per tempo, prima di metterci quella punta di sentimento che non si può più riprendere indietro.
In ogni caso, io sto provando disperatamente a passare gli esami di questa sessione. Sto aspettando i risultati di uno scritto fatto la scorsa settimana che non si decidono ad arrivare. In base al risultato potrò o meno andare da lui mercoledì: se mi ha dato 18 passo all'orale, altrimenti nulla.
Spero con tutto il cuore che mi abbia bocciato, non ho voglia di arrabattare qualcosa per andare a farmi torturare all'orale, ma soprattutto ho voglia di vedere lui, e credo che se anche stavolta non ci vediamo non ci vedremo più davvero. Posso arrendermi all'idea che non mi porterà mai via per un finesettimana, ma non al fatto di perderlo perchè quella baldracca non si decide a pubblicare i risultati.
Non resta che sperare.
Poi c'è Lui.
Dopo che è scoppiato il finimondo quando l'ho beccato in chat che cercava qualcuno con cui "divertirsi un pò", ho fatto la vittima, per giorni non gli ho parlato nè l'ho cercato se non per mandargli qualche lugubre messaggio dalla soglia della morte con scritto che mi mancava.
Il che era anche vero, ma relativamente. Mi mancava l'idea di lui. E fondamentalmente mi mancava l'Altro.
Ben mi sta, chi di spada ferisce...
Venerdì ho accettato di incontrarlo. In macchina, come quando andavamo a fare le porcate al nostro solito parcheggio. Ma stavolta abbiamo provato a parlare. Oddio, io ho provato a parlare, lui annuiva e miagolava ogni tanto che si sente una merda.
Povero, non mi sembra soffra poi tanto, ma anche il solo fatto di sentirmelo dire mi da un po' di consolazione.
Poi mi ha cercato, con la solita voce allegra. Mi ha chiesto di uscire, cosa che non accadeva da circa due anni. Ho detto si.
Appuntamento fissato per ieri sera. "Cinema se riesco a venire per un'ora decente". Ho fatto tardi.
Sono andato da lui, come al solito. Solita domenica, io e lui, in casa. Sul divano.
Mi cerca, lo respingo.
Mi cerca di nuovo, ci sto.
Ci baciamo, finiamo per terra sul materasso che altrimenti, sulla rete, cigola. Nudi.
Facciamo sesso.
Non parlo, ho mal di testa. Forse il corpo di oppone in qualche modo. Ma non ci poso fare niente, ho troppa voglia di scopare. Mi dice che noi due ci amiamo ancora. Non rispondo, lo so che non lo amo più da un pezzo.
Ritorno a casa con il suo odore addosso. Deve aver cambiato bagnoschiuma, la confezione non era la stessa, e sulla pelle ho un profumo diverso. Non lo riconosco più, non lo sento più.
Oggi stavo chattando, mi sentivo di voler qualcosa di nuovo, basta Lui, basta Altro.
Ho incrociato un profilo interessante. Ci messaggio un po', dico che cerco sesso.
Esco, vado a pranzo, vedo che Lui mi chiama al telefono. Ignoro la chiamata, vorrà rompere le palle.
Ritorno, 6 chiamate perse e 2 messaggi. Il migliore era "rispondi, fai la persona adulta".
Lo richiamo. Era lui il ragazzo del profilo interessante.
Ha usato la mia stessa tattica insomma. Peccato che io abbia giocato d'anticipo. E si sa che qual che conta è arrivare primi.
Mi ha detto un po' di tutto, che c'è rimasto male addirittura per qualche giorno, pensando di essere lui lo stronzo, ma che anche io bla bla...
L'ho rimesso al suo posto, dicendogli di non permettersi.
Lui ha tradito, stavamo insieme. Io (per quanto ne sa) no. Non siamo più insieme.
Ora devo pensare seriamente a cosa fare con lui. Che non c'è più niente si vede e si sente, ma è stato comunque una persona importante per me. E non voglio che vada tutto a rotoli solo perchè non ci amiamo più; sapevamo che avremmo smesso di amarci e avremmo dovuto riprenderci le nostre vite. O forse io avrei dovuto riprendermi la mia, la sua se l'è sempre tenuta bella stretta.
Alla fine penso che eravamo innamorati dell'amore che facevamo, bello, intenso. Venendo meno quello, lui ha cercato altri per "divertirsi un pò", io ho cercato un altro di cui innamorarmi. E sono stato discretamente bravo, il destino è stato maledettamente bravo, e anche molto crudele se guardiamo come mi sono ridotto ora.
In ogni caso, ora so che dovrei pensare agli esami, a passarli e a mettere da parte questi corsi che rischiano davvero di farmi impazzire.
Solo non ci riesco, continuo a pensare all'Altro, alla famosa fuga, continuo a pensare a Lui, al rapporto che non voglio perdere anche se forse andrà tutto in fumo, continuo a pensare a M, e ai nostri giovedì sera che si fanno sempre più travolgenti e passionali, continuo a pensare a marghe, ema, vania, a tutti gli amici che ho trascurato e che giustamente pensano che io sia uno stronzo, penso alle vacanze sulla neve che anche quest'anno non farò.
Insomma, penso alle cose che non vanno e non al modo per farle andare.
E' per questo che così spesso ho anche io voglia di divertirmi un po'.


sabato 21 gennaio 2012

Tempo

Sto studiando, il tempo vola.
E dire che come sempre ci sono stati mesi in cui sembrava non passare più. Forse perchè alla fine dei conti non aspettavo nulla, ero comodamente seduto in sala d'attesa, aspettando chissà cosa.
Non sento Lui da quando l'ho mandato al diavolo. In verità gli ho mandato un messaggio una notte. Ero un pò triste, a volte succede. Ho detto chiaramente delle mezze verità, ho scritto che ci siamo voluti bene davvero un tempo (verità), che non capisco come abbiamo fatto a ridurci in questo stato (bugia), che sono arrabbiato con lui (mezza verità, non me ne importa poi tanto) e che ho bisogno di un po' di tempo.
Ha risposto dicendomi che mi vuole bene e che non vuole perdermi.
Direi che si tratta di una risposta del tipo "bla bla", ci ho visto un "ho fatto una figura di merda, non mi va che penserai per sempre di me che sono una merda".
Qui posso dire la verità, quindi la situazione è questa. Penso a lui molto spesso nella mia giornata, molto di più rispetto a prima, a quando eravamo insieme.
Mi manca un pò, forse un dieci per cento dei sentimenti di questi giorni è nostalgia. Ma c'è un rimanente novanta che credo sia rancore.
Non mi meritavo di venir messo da parte in questo modo. Anche io ho tradito, per carità, ne ho fatte di tutti i colori questo mese. Solo che io non l'ho mai messo in un angolo, lui non ha mai dovuto aspettarmi.
E io gli ho dato tanto, tanto di tutto. Tante piccole cose, tanto tempo. Lui a me non ha dato nulla in cambio. Anzi, mi ricordo lucidamente una volta, quando parlando di andare da qualche parte noi due soli mi ha detto 'nano io queste cose le ho già fatte'. E grazie! Bravo coglione che sono, mi sta bene. Imparerò.
Con lui le cose stanno così, sto aspettando una giornata mediocre, non troppo brutta nè troppo bella, in modo da poter contenere le emozioni e cercare di avere lucidità, per chiamarlo ed incontrarlo eventualmente.
Ma ora come ora non so che farmene di lui.
Domenica mi ha chiamato l'Altro.
Era via, in Russia, per lavoro. Mi ha chiamato, quasi non mi ricordavo di lui. Mi ha fatto sorridere, mi ha reso la giornata migliore.
Nei giorni dopo qualche messaggio. Io dolce, forse un pò distaccato, lui a tratti dolce a tratti un porco.
Fino alla definitiva sparizione.
Il giorno prima che tornasse gli ho scritto io. Avevo voglia di sentirlo.
Nonostante avessi cancellato il numero per non cadere in tentazione, ho salvato quello che ha usato dalla russia. Ha risposto, non avevo capito se aveva voglia di me o di scopare con me, comunque ad un certo punto mi chiede di raggiungerlo da qualche parte in lombardia e passare con lui il pomeriggio e la notte. Ho risposto di no, sto studiando per gli esami e soprattutto basta andare a casa d'iddio per scopare. Ho deciso che con lui si fa così, se mi vuole mi prende, altrimenti amen. Quando la voglia sarà insostenibile troverò il modo per contattarlo.
In ogni caso, il mio messaggio in cui dicevo no non ha più avuto risposta. Silenzio.
Sono giorni che c'è silenzio.
Deduco che voleva scopare, io ero disposto a concedere non più che un pranzo. Avrà chiamato un altro numero della sua fitta rubrica.
Mi è un po' sceso, non so se la lontananza o il divorzio recente, o forse ancora gli esami..
Non so, non mi è più indispensabile.
Sto ricominciando a pensare a me, al diavolo il resto.
Ieri ho visto M. E' una bella botta di strada arrivarci, ma ne vale la pena. Dopo il periodo di natale etc in cui non ci siamo visti probabilmente il nostro rapporto si è stabilizzato.
Abbiamo fatto sesso in modo strano, non era amore, ma qualcosa di bello uguale, con dolcezza. Mi cercava le labbra mentre mi scopava, mi stringeva forte e si abbandonava a me.
Per quanto mi riguarda, un tempo cercavo a tutti i costi di capire chi fosse davvero, facevo domande, cercavo di cogliere ogni notizia. Ora no, ora lo ascolto. Lo lascio fare. Non che non me ne importa di lui, ma finalmente forse riesco a bilanciare i miei rapporti umani su di me. Sto iniziando a contare qualcosa per me stesso.
Tutto sommato questo divorzio non mi sta facendo male, anzi...
Rimane solo da decidere per quanto tempo ancora portare il lutto e quando smettere di ignorare Lui e affrontarlo.
Devo dire, però, che la parte dell'anima offesa e indignata mi dona parecchio; soprattutto, mi diverte.

martedì 10 gennaio 2012

Cane!

Ieri è successo il finimondo.
Ho fatto il login in quel maledetto sito, ed è accaduto quello che ho aspettato pazientemente per mesi.
Lui mi ha scritto. Chiaramente non sapendo che ero io.
Cercava sesso, un pò di divertimento.
Il cuore ha iniziato a battere più forte, il ritmo era sempre quello, solo ogni battito era molto più intenso. Sembrava volesse uscirmi dal torace.
All'inizio ho pensato di fare finta di niente e vedere fino a che punto riuscivo a tirare in avanti il gioco.
Ma non ce l'ho fatta.
Io sono così, per un attimo riesco a dominarmi poi mi va il sangue al cervello e si salvi chi può.
Gli ho scritto che ero io.
Non aveva niente da dirmi, non voleva nemmeno rispondermi al telefono. Se l'avessi avuto davanti l'avrei ridotto in fin di vita.
E poi ho iniziato a massacrarlo. Alla fine, dopo un pò di sbigottimento iniziale ho preso fiato e ho seguito il copione che mi son preparato qualche mese fa.. Dopotutto la mia coscienza non è pulita, anche io ho tradito, a volte con il corpo a volte anche con il cuore. Ma io non gli ho fatto mancare mai nulla. E soprattutto non mi sono mai fatto beccare.
Povero coglione che sono. Povero coglione che è.
Ogni messaggio che inviavo era perfetto, cattivo, lucido. Mi sono sentito un gatto che gioca con la sua preda.
Ero quasi felice, euforico. Lui non è riuscito a dirmi altro che gli dispiace e che cmq non è un mostro.
E invece lo è eccome.
Lo è perchè per due anni, quasi tre, sono rimasto in un angolo ad aspettare che si accorgesse di me.
Appuntamenti una volta a settimana, nel weekend quando non aveva di meglio da fare. Mai un giro da qualche parte, mai qualche cosa fatta insieme.
Poi, dopo aver giocato un pò con lui, averlo fatto sentire una merda, ho iniziato a pensare a me.
Sono cattivo, forse un pò stronzo, è vero: l'ha voluto lui, mi ha reso lui così.
Mi sento leggero, sollevato, LIBERO!
Oggi ho ricominciato a pensare un pò seriamente a me.
Lui è stato uno stronzo, non ci piove. Ma mi ha dato anche qualche bel momento.
Solo che guardandomi attorno, nelle cose di ogni giorno, vedo una marea di situazioni che abbiamo vissuto insieme e non riesco a non pensare al fatto che potrebbe averle vissute anche con qualcun altro.. Mentre eravamo insieme, chiaramente.
E poi ripenso ad ogni volta che pur non convinto delle sue parole gli ho creduto.
Ripenso agli amici che ho sacrificato per stare con lui.
Ripenso alle estati, alle vacanze e ad ogni occasione in cui mi sono sentito solo, in cui mi sono isolato dal mondo perchè volevo stare con lui, ma lui era altrove, con amici, con chissà chi.
Ripenso al fatto che gli ho dato tutto me stesso, al fatto che lo abbiamo fatto senza, per mesi.
Più ci penso e più mi incazzo, e più vorrei mettergli le mani addosso. Non perchè sia offeso o perchè lo odi.
Solo per sfogarmi un pò e vendicarmi.
Il dolore per non averlo più me lo sono fatto passare tempo fa.
Chiaramente me la prendo anche con me stesso, Lui ha fatto solo metà del lavoro, sono stato io a permettergli di fare il resto.
Ora lo disprezzo, per me non conta nulla. Potrebbe avvisarmi che sta andando all'inferno e io non gli augurerei neppure buon viaggio.
In ogni caso, se becco in giro chi ha inventato l'amore, giuro che lo ammazzo.

lunedì 9 gennaio 2012

Fine

Oggi ho visto mia madre che metteva a posto gli addobbi dell'albero di natale. Ogni oggetto prezioso o meno veniva spolverato, lucidato e rimesso nella sua scatola.
"Devo comprare qualcosa per poter lasciare le stelle di cristallo appese tutto l'anno. Sono così belle, è un peccato vederle per così poco tempo".
Ho pensato che ogni cosa ha il suo momento per essere messa in mostra, sarebbe fuori luogo senza il suo contesto.
Ho pensato a Lui. Ci siamo visti qualche giorno fa. Al solito parcheggio, strada deserta, qualcuno che porta fuori il cane.
Due parole, direi di circostanza, anche se dopo così tanto tempo insieme non bisognerebbe più ricorrere alle circostanze. Calzoni alle caviglie, io su di lui, lui su di me.
"Sei stanco, si vede dall'espressione...Sembri dimagrito, hai gli zigomi sporgenti"
Un secondo dopo mi sono accorto che non stavo guardando lui, guardavo l'Altro. O meglio, cercavo l'Altro sul suo volto. Ho riso di me per un secondo.
E poi ho focalizzato di nuovo l'attenzione su di Lui.
Ho respirato il suo odore, il suo profumo. Solo in quel momento ho capito con chi ero veramente.
Mi sono ritornati in mente i momenti insieme, le volte in cui in quel parcheggio ci siamo amati. Ho ricordato la primavera, e poi l'estate. Non era sesso, facevamo l'amore.
L'amore più bello che avessi mai fatto.
E l'altro giorno non ce n'era più traccia. Ci siamo fatto un pompino e basta.
Non sapevo cosa aspettarmi da quell'appuntamento, o forse non volevo ammetterlo.
"Ma noi due ci amiamo ancora?"
"Beh... credo di si"
La verità è che non ci amiamo da qualche mese. Da prima dell'estate.
Ora pensa alla sua vita, ai suoi amici; vuole uscire, divertirsi.
Credo voglia una vita un po' normale, magari con una donna. Non mi sono mai convinto del tutto di lui. Non gli sono mai entrato nell'anima, solo ci sono arrivato vicino.
Forse dovrei parlargli, digli che non c'è più molto che ci tenga uniti. Ma non riesco.
Ho paura per me, ho paura di lasciarmi andare, ho paura di sentirmi troppo solo senza di lui. In questo periodo poi, io gli esami in arrivo, lui i casini col lavoro e con sua madre. Mi sentirei anche stronzo in qualche modo.
Solo che a volte penso a me, alla mia vita: sono stanco di entrare e uscire dalla vita degli altri.

giovedì 5 gennaio 2012

Nebbia

L'altroieri ho conosciuto massy. Poche parole in chat, spinto forse dalla foga che ho in questi giorni, ci ho parlato un po' e gli ho chiesto subito di vederci.
E' un ragazzo carino, sulla trentina, di queste parti. Si vede chiaramente che comunque è originario di giù, da come parla, da com'è fisicamente.
E' simpatico, niente da dire, mi sono sentito abbastanza a mio agio da subito.
E poi ci siamo spostati in un parcheggio. Un parcheggio perfetto, non passa quasi nessuno ed è imboscato senza esserlo esageratamente: per conoscerlo dev'essere stato in zona diverse altre volte.
Una macchina spaziosa, deve averne viste di ogni; giusto il tempo di sentire come bacia e già puntava alla mia cintura.
Voleva il cazzo, voleva succhiare, voleva bere. Non mi è mai capitato un ragazzo che volesse bere al primo appuntamento. Mi ha ricordato me qualche anno fa, quando non sapevo ancora che nel bosco c'è altro oltre al lupo.
Non riuscivo a venire, sarà che pensavo all'Altro, sarà che pernsavo a Lui..Sarà che ultimamente non so cosa mi passa per la testa.
Credo di essere impazzito, due giorni, due nuove conoscenze. Per fortuna ieri avevo da fare, si dice che non c'è due senza tre.
In ogni caso con un po' di impegno sono riuscito ad accontentarlo due volte; due volte gli ho dato da bere.
Mi sono sentito bene per un po' subito dopo essere venuto. Credevo di aver arginato in qualche modo il problema dell'Altro.
Solo che dopo qualche minuto mi sono accorto che i vetri erano tutti appannati e che fuori c'era la nebbia.
Quando stavo ritornando verso casa la nebbia non c'era quasi più.
E nel petto ho sentito il vuoto.
Forse quindi questo è l'unico modo che ho per stare bene, fare sesso ogni giorno, conoscere persone nuove senza un briciolo di sentimento.
Devo dimenticarmi dell'Altro, lasciarlo andare nella nebbia dei ricordi.

martedì 3 gennaio 2012

S

Oggi ho conosciuto S.
Mi mancava l'Altro.
Mi mancava Lui.
L'ho cercato, mi ha detto che non c'è, che non può, che deve vedere i suoi amici. Siamo d'accordo sul fatto che la nostra storia si è sempre basata sul fatto che nessuno invade lo spazio dell'altro e stiamo bene così. Ma a me non va più bene così. O meglio mi andrebbe bene anche così, ma vorrei almeno un minimo di considerazione.
Così ho parlato un po' con S. E stasera ci sono uscito.
E' un ragazzo carino, sembra più piccolo degli anni che ha. Sul viso un'espressione strana, forse un po' stupida, ma è un bravo ragazzo, soprattutto simpatico.
Mi ha fatto ridere, e io non rido con un mio amante da un bel pezzo. Ho bisogno di ridere, mi piace ridere.
Voleva andare a bere qualcosa, io non ero dell'idea. Abbiamo trovato un parcheggio sulla strada, macchine destra e a sinistra, dietro case e appartamenti.
Abbiamo usato la mia macchina, perfetta per la camporella dicevano, perfetta per qualunque posto dico.
Ho conosciuto il suo corpo un po' alla volta, era vestito con abiti perfetti per essere tolti uno alla volta e lentamente esplorare le sue forme, la sua pelle, i suoi muscoli. Ha un bel fisico, e un sedere veramente interessante, bello, sodo e liscio. Inutile dire che se fossimo stati altrove mi ci sarei tuffato senza pensieri, baciandogli la schiena.
E invece siamo rimasti in macchina, i sedili completamente abbassati, io sopra di lui, lui di fianco a me. Come fossimo due ragazzini. Mi ha regalato un po' di giovinezza, di spensieratezza, il fare quello che si vuole senza pensare ai passanti, alle macchine, a ieri e a domani. Mi ha dato quei momenti che Lui, l'Altro, M, A e gli altri mi hanno portato via.
Anche tenerlo tra le braccia mi faceva piacere, cosa che di solito non accade, perchè il piccolino nella coppia sono io.
Poi mi ha raccontato un po' di cose di lui; a dir la verità non me ne importava molto, storie tristi, finite male, forse perchè lui è un po' esigente con i suoi parter, forse perchè loro erano troppo giovani... Come me insomma, infatti ha cercato di farmi capire che gli è piaciuta la serata e gli piacerebbe rivederci presto. Anche a me è piaciuta, siamo stati bene, ma da lì a costruire una relazione c'è un bel pezzo. Ho diverse storie aperte, diverse storie tristi e la vita che implora di considerarla seriamente. Per S non c'è posto.
Ci rivedremo forse, sa farmi godere. E io voglio fare sesso con lui, con il suo bel sedere.
Non sono cattivo, o forse si. Sicuramente per la prima volta sono sincero.