tanto di cui parlare, tutto ancora da vivere

venerdì 27 luglio 2012

Luglio

Che i nodi vengono al pettine, mia madre me l'aveva insegnato fin da piccolo.
Sapevo che sarebbe arrivato un momento come questo, il momento di fare i conti.
Ed è proprio come temevo: cercando di tenere vicini tutti, non sono riuscito a salvare nessuno.
Ho solo cercato di essere felice, e lo sono stato davvero tanto. Il merito è tutto di M, è stato lui a farmi conoscere il piacere di vivere, la gioia di aprire gli occhi la mattina.
Ma non potevo certo spiegare che era lui a farmi così tanto bene, così ho iniziato ad omettere, ad allontanarmi da tutti quanti.
E mi ritrovo a fine luglio, finiti gli esami, a non sapere quasi cosa fare delle mie giornate, a non sapere come fare per farmi passare questo stato di pseudo-depressione.
Marghe oramai non vuole nemmeno più vedermi, e questa volta credo sia definitiva. Non me lo merito, in questi giorni di studio ho cercato di non disturbare. O forse ho cercato di sfruttare il fatto che fosse impegnata per non doverla cercare. Non lo so, la mente quando c'è qualcosa che non va comincia a costruire e a viaggiare nella fantasia, così non riesci più a capire se davvero è colpa tua.
Il risultato è che il rapporto che avevamo non c'è più.
Ho sempre avuto la sensazione di essere tremendo come amico. E in effetti è così, ma non lo faccio con cattiveria. Non uso le persone, contrariamente a quanto pensano loro. Io solo ho bisogno di prendere ciascuno a piccole dosi. E ciascuno nel momento giusto. Questo discorso forse è assurdo, nel senso che un amico vero dovrebbe sempre essere reperibile, dovrebbe avere un telefono rosso accanto al letto dedicato alle circostanze di un certo tipo. Ma io non sono un vero amico.
Lo sono stato per qualcuno, che è stato prontamente deluso, qualcuno lo è stato per me, e ne sono stato deluso io.
Poi ho iniziato a frequentare un certo tipo di persone, e gli amici non sono serviti più, rendevano solo tutto più difficile. Anche perchè non avrei potuto fare altro che lamentarmi. E conosco molto bene il fastidio che provoca una persona che ti rovescia addosso i suoi problemi esistenziali: se hai un periodo in cui sei triste ci sta che me lo vieni a raccontare e io sono il primo a starti a sentire, ma se il periodo dura settimane, mesi, addirittura dieci anni, significa che sei una persona che deve rivedere il suo modo di vivere, evidentemente c'è qualcosa che non va. E non me ne può volere se la ignoro per settimane. Raccontami qualcosa di nuovo, dimmi che stai provandoci almeno ad essere felice.
Perciò, onde evitare di comportarmi così con qualcuno, le mie pare me le tengo per me.. E per il mio blog, in cui vanno a finire tutti i miei pensieri. Qui se non altro, se uno non ha voglia di sentirli chiude la finestra e amici come prima.
Con M va a fasi alterne. Dopo quel cambiamento brusco che ha avuto qualche tempo fa, la situazione si è stabilizzata. Mi son detto che alla fine stare male non serve, e mi sono convinto che in effetti le cose vanno prese con la spontaneità con cui arrivano, senza pensare che dietro ad un gesto ci sia per forza qualcosa di losco o comunque qualche prezzo da pagare.
Mi piace, continua a piacermi. Anche se fare l'amore non è sempre bello. C'è qualcosa che non va, forse c'è a volte un po' meno sintonia, il che stride con i bei momenti che abbiamo passato.
Domani partiamo, ritorniamo in toscana per 4 o 5 giorni. Non ero molto convinto di questo viaggetto. Pensavo a qualcosa di più "divertente" per quest'estate, tipo viaggio con gli "amici". Mancando questi si sarebbe trasformato in un viaggio con.
In ogni caso, mi piace andare in giro con M, e per questo mi sarebbe piaciuto andare a vedere qualcosa di nuovo insieme, o andare al mare i qualche posto più particolare. Però fa niente, in così poco tempo sarebbe stato impossibile fare diversamente. Magari a settembre, se riesco a trovare qualche posto da rapinare.
I dubbi si fanno un po' pressanti. Non so se sia giusta la nostra relazione, forse abbiamo interessi diversi, o siamo persone troppo diverse.
Ne ho parlato con l'Altro.
Perchè l'Altro, dopo avergli fatto il funerale qualche settimana fa, è rispuntato. E' rispuntato tutto nuovo.
A suo dire ora siamo amici.. Francamente credo sia un po' solo e allora vado bene anche io. Sicuro è che non si tromba più, me l'ha fatto capire già tempo fa e l'ha ribadito ieri.
Apparentemente senza cazzo non dovrebbe rappresentare più nulla per me, ma è stato così decisivo l'incontro con lui che sono disposto anche a sopportare questa nuova umiliazione, nella speranza di riuscire a mitigare alcuni aspetti del mio carattere conoscendo e imitando il suo.
Ieri siamo rimasti al telefono per trenta minuti. E abbiamo parlato.
Gli ho raccontato di M, gli ho detto dei dubbi e del resto. E' utile parlare con lui, la sua freddezza aiuta a frenare l'impulsività dei miei sentimenti e a fare ordine.
Forse in questa salsa riesco a digerirlo, sicuramente rimanendo fuori dal letto la situazione è più gestibile.
Chi l'avrebbe mai detto che un giorno avrei potuto parlare con l'Altro senza quella sensazione di voler morire da un momento all'altro per stare meno male. Cazzo se mi ha fatto male.
Pazienza, mi ha insegnato molto.
Ma anche lui è lontano, e in questa malefica estate, come in tutte le altre della mia vita, mi ritrovo a compatire un po' la mia solitudine.
Se solo fossi capace di dosare le cose...
Domani inizia la prima vacanza "vera" dell'estate, e la prima vacanza "vera" in coppia. Speriamo di ritornare a casa come fidanzati e non come ex.
Buone vacanze.

domenica 1 luglio 2012

La Luna

Eppure non sono sempre stato così.
Intendo dire che ho iniziato a non fidarmi più di niente e di nessuno quando mi sono iscritto per la prima volta in quella maledetta chat da cui poi è iniziato tutto.
Prima c'ero io. C'era Lui.
C'erano anche altri soggetti, chi più o chi meno avevano tutti un ruolo nel mio gioco.
Ma il gioco era solo mio, ero io il centro di tutto quanto. Io a scegliere come quando e con chi.
Poi ho conosciuto le persone sbagliate, quelle con cui vorresti passare un po' di tempo anche fuori dal letto.
E sono iniziati i dubbi, le amarezze, l'ansia di non sapere e di non potersi fidare, la triste impressione di essere usati...
Sono cambiato.
Anche con M funziona così.
Mi ama, così dice. E io ci credo anche, tutti a modo nostro possiamo amare, resta solo da definire quale sia il modo.
Eppure c'è qualcosa che non mi torna. Ci sono delle zone d'ombra, ho l'impressione che a volte cerchi proprio di sviare la faccenda e lasciar perdere la conversazione.
Ma allora mi chiedo: se trombiamo abbastanza bene, se ci vediamo abbastanza spesso, se comunque le cose vanno bene, che senso ha stare insieme? Ha sollevato lui la faccenda quella sera.
Arriva un messaggio "Ma noi stiamo insieme?".
E io che ne so? Per me si può fare, scopo solo con te, mi piaci, ti trovo interessante, perchè dirti no...
Ma allora perchè giorni, settimane dopo, te ne esci con stronzate tipo la tua ex, che vi vedete, che uscite.
Non me ne importa un cazzo, o meglio non me ne importerebbe se non fossimo insieme. Ma lo siamo perchè l'hai deciso tu!!!
Gli \ le ex non dovrebbero esistere. O meglio dovrebbero esistere nel momento in cui si trovano qualcun altro e i rapporti con il rispettivo ex si chiudono del tutto. Non si può rimanere amici, vuol dire che i presupposti per una relazione non ci sono mai stati.
Probabilmente sono io che ho una visione bella distorta del mondo, in cui se si sta insieme lo si fa per davvero.
E quella riflessione del cazzo, "va beh, non importa se va male, l'importante è aver trascorso dei bei momenti". Se pensi così del nostro rapporto forse c'è qualcosa che non va in partenza.
A istinto non ho mai sbagliato, ho cercato di non seguirlo quando ero sotto per l'Altro, ma le sensazioni erano giuste.
E anche adesso, nonostante ci stia benissimo con M, nonostante il fatto che quando facciamo l'amore non c'è niente che mi possa far pensare male di lui, non riesco a fidarmi del tutto.
E il sabato sera spengo il telefono e rimango in casa, a farmi un sacco di menate.
Basterebbe così poco.. Basterebbe essere sinceri in ogni cosa, da quando si aprono gli occhi la mattina a quando si ricomincia a dormire la notte.
Io ora vivo così.
Ho sentito una canzone alla radio l'altro giorno, un prodotto dei nostri giorni. A parte la musica un po' scopiazzata da altre canzoni dello stesso cantante, sono rimasto colpito da un concetto che forse è banale, ma non ci avevo mai pensato: alla fine tutta la bellezza della luna è la luce del sole riflessa.
Ed è bella come cosa, e la sento un po' mia.
Sono di quelli che da soli non valgono poi tanto, hanno bisogno di qualcuno che li faccia splendere.
M amore mio... Amami quanto ti amo e non farmi stare così.