tanto di cui parlare, tutto ancora da vivere

sabato 31 dicembre 2011

Addio

Oggi è finita con l'Altro.
Due parole, ho palesemente visto che mi stava prendendo in giro, dopo tante belle parole, tanti sguardi dolci, lo trovo sul sito che cerca e fra l'altro scappa quando arrivo io...Non ci ho visto più.
Gli ho fatto notare che non si trattano così le persone a cui si vuole bene. Ha iniziato a rispondere con frasi sconnesse. Mi ha scritto che lui vuole solo tranquillità di cuore. E che si sentiva trattato come un imbecille. Lui trattato come un imbecille.
Forse è davvero così egoista, ma non riesco a crederci, ho visto una persona diversa in questi giorni. Ma forse era proprio questa la cosa che non quadrava tanto nella visione d'insieme. Mi stava mentendo. E non si capisce per quale motivo, sarei andato da lui anche solo per fare sesso. In ogni caso basta.
Ho aperto gli occhi.
Che mal di cuore che si sente però, non mi ricordavo facesse così male sentirsi presi per il culo. Forse perchè alla fine era quasi riuscito a convincermi che davvero c'era la possibilità di costruire qualcosa, e quindi ho abbattuto le difese.
Per ora riesco ad arginare i pensieri, è successo tutto qualche ora fa. Riesco per ora a tenere lontano il fatto che non ci sarà alcun weekend, nessun cinema, nessuna notte d'amore. Il libro di fisica aiuta in questi casi, tiene la mente altrove.
Anche se per il cuore non c'è fisica che tenga.
Gli ho scritto l'ultimo messaggio, gli auguro il meglio per tutto, e nonostante tutto gli voglio ancora bene.
Ma ho cancellato tutto il cancellabile, ho tolto anche il suo numero dalla rubrica del telefono, casomai mi venisse l'idea folle di scrivergli. Lui non lo farà di certo, ha preso tutto quello che potevo dargli.
Complimenti, sei stato bravo.
E anche qualora venisse a cercarmi, non troverebbe nulla, spero che le lacrime di questa notte mi servano di lezione. Per una stessa persona si può sprecare solo un unico pianto.
Mai più così lontani, mai più così tanto coinvolgimento, mai più un grammo di cuore.
Scusami mio cuore, se anche stavolta non ti ho difeso


Non ci vuole poi troppa violenza
semmai mani dal tocco preciso
per strappare un acuto dal cuore
conficcato così, nel ricordo
e ti perdo e con te il mio sorriso
e mi soffoca la differenza
tra il volerti in quel letto in catene
e il volerti oramai... solo bene...

venerdì 30 dicembre 2011

Occhi

Ieri sono stato a casa dell'Altro.
Abbiamo parlato l'altro giorno, ci siamo detti che ci vogliamo bene, che siamo speciali l'uno per l'altro. Così ho preso la macchina e son andato.
Sembrava una persona diversa, non per qualche strano comportamento, ma forse perchè provavo a leggerlo più in profondità, come se mi avesse permesso di entrare nel suo cuore.
Mi ha portato a mangiare al bar del suo amico. Uno dei bar segnalati sulle riviste "del settore". Ti corre incontro un ragazzo, anche carino, che ancheggia come se stesse marciando. E' simpatico, l'atmosfera è surreale.
Sembra di essere in un film, tipo Le fate ignoranti, in cui i ragazzi omo, emarginati dal mondo, vanno a vivere tutti insieme in un ghetto. Inutile dire che ho fantasticato su come potrebbe essere vivere con l'Altro. Sarebbe tutto un altro vivere, lontano dai miei, dalle convenzioni, dalla realtà fondamentalmente.
Sembravamo due ragazzini, mi mandava i messaggi da sotto il tavolo, io facevo lo stesso.
Stavo bene, anche se ero un po' in soggezione per via del locale, con lui mi sentivo bene.
Abbiamo fatto l'amore.
Ed è stato bello sdraiarmi su di lui dopo, non mi sentivo pesante. Poi però è leggermente cambiato, e abbiamo fatto sesso, come lo abbiamo fatto le altre volte.
Solo che stavolta, dopo averlo fatto, mi ha parlato un po' di lui. Mi ha fatto vedere un video di un paio di anni fa.
Era un bell'uomo, anche ora lo è; ma in due anni sembra invecchiato di almeno una decina. Come se si fosse spento qualcosa dentro di lui. E' la malinconia, gli ha segnato anche il volto.
Mi ha detto che è triste, che da quando sa di non essere etero non è più felice, perchè non può neanche andare in giro mano nella mano con il suo partner, non si sente libero in questo mondo.
Si sentirà in gabbia, si sentirà solo. Mi ha detto che a natale era solo, per questo alla fine si è scopato un altro tipo.
L'ho baciato, l'ho leccato, l'ho morsicato, l'ho respirato.
L'ho lasciato entrare definitivamente nel cuore, mi sono innamorato di lui.
Saranno giorni brutti, cercando di capire cosa è meglio fare, cercando di sopravvivere alla gelosia e alla voglia di averlo.
Alterno momenti in cui maledico il giorno in cui mi ha scritto a momenti in cui darei l'anima al diavolo per poter stare stare con lui.
L'altra notte ho sognato il suo sguardo. A dir la verità ho sognato un mio compagno di classe di qualche anno fa, il rapporto con lui si è interrotto per diversi motivi, ma mi è sempre rimasta una specie di attrazione per lui. Ho sognato che ad un certo punto mi guardava e sul suo volto c'erano gli occhi dell'Altro.
Verdi, non esageratamente grandi, sopracciglia abbastanza sottili. E' abbastanza chiaro di carnagione, il colore risalta ancora di più.
Parlando poi, quando è coinvolto nel discorso, li spalanca, e l'occhiata arriva in pieno petto come un colpo di pistola. E' come se fossero spenti dalla malinconia, ma a volte si rianimano della forza che doveva avere dentro un tempo, prima di conoscermi, prima di conoscersi.
Li chiama gli occhi del diavolo: se esiste un diavolo non può che avere il suo sguardo.
Amo quegli occhi.

martedì 27 dicembre 2011

Espressione

Vigilia di natale, notte fonda. Mi sento un pò triste, la sera è andata bene, ma con il cuore penso all'Altro. Non resisto, gli auguro buon natale. Non mi risponde. Mi addormento.
Giorno di natale, sono calmo, sembra essere una buona giornata. Lui non si è fatto sentire; io non ne sento il bisogno. Auguri vari, messaggi banali.
Ultimi piatti sporchi sulla tovaglia, delle candele solo un moccolo.
Vino nella testa, è tutto leggero.
Vibrazione nei pantaloni, ennesimo messaggio. Sorella e cugino accanto. Prendo il telefono, spontaneamente, senza far caso al fatto che qualcuno possa leggere.
In un istante mi si blocca il cuore e ricomincia subito a battere. E' l'Altro.
 'mi sono fatto uno molto simile a te ma non mi sono divertito come con te'
Come uno schiaffo inaspettato; alzo lo sguardo, sorrido. Non mi sono mai dimenticato della loro esistenza, ma solo ora mi rendo conto che ci sono i miei parenti.
Non assumo nessuna espressione.
Non sento niente, solo vuoto. Sul viso sento l'immobilità dei muscoli.
Sono senza espressione.
Vorrei fare qualsiasi cosa, infilzarmi la forchetta nella coscia... Ma non faccio niente. Rimango immobile.
Per un attimo lo detesto. Poi lo ringrazio per aver messo la parola fine al nostro rapporto.
Finalmente respiro e capisco che è il caso di riflettere. E di non considerare troppo seriamente la cosa.
Lascio passare un po' di tempo, parlo coi miei, sparo due stupidate.
Gli mando un messaggio di risposta. C'è amarezza, vestita con sarcasmo.
'ahaha...come sei romantico'
Vado in bagno, Lui mi sta chiamando. Parlare, parlare e parlare, per non pensare alle cose serie. Gli chiedo se possiamo vederci. No, c'è gente a casa. E' freddo, anche se fosse solo non mi vorrebbe, oramai conosco la sua voce e i suoi stati d'animo.
Io invece sono languido. Quando mi strizzano il cuore cerco affetto, protezione: Lui era la persona più adatta. Mentre siamo ancora al telefono sento arrivare un messaggio. E' l'Altro.
Chiudo la conversazione. Leggo.
Non capisce. Sottolinea il fatto che è serio. Lascio perdere tutto.
Prendo l'altro telefono. Cerco Ale. Messaggio. Stasera sei a casa?Posso venire?
Inizio a contare i secondi.. Sono le 19 circa, prima delle 22 non ce ne andremo di sicuro.
Finalmente finisce la festa.
Casa, madre grida che è natale, bagno, una sistematina veloce, macchina, sono da lui.
Come è andata, cosa si è fatto, due parole per rendere meno squallida la faccenda. Poi letto.
Nudi. Voglio fare sesso, voglio venire, voglio punire l'Altro. Fargli male, cacciarlo fuori dal cuore.
Ale non è bello. direi che è un 6. La sufficienza la prende il suo culo. E' perfetto da scopare.
Passo un paio d'ore in sua compagnia. Sento un po' male, si è asciugato un pò a forza di darci dentro. Vengo fuori, me lo chiede lui. In qualche modo finisce l'effetto della vendetta. Mi sento uno straccio.
Torno verso casa più tranquillo, ho deciso che non ci sarà più l'Altro, che non esisterà più.
Ci credo davvero, è santo stefano. Sono un po' rintronato, il vino di natale, la scopata, il mal di cuore. Mi manda un messaggio.
'Non ti sei offeso vero?'
Tutti i miei piani vanno in fumo, sto per scrivergli un messaggio di fuoco, sto per mettere un punto a fine frase. Ma non riesco.
Forse perchè nessuno mi ha mai abbracciato con braccia forti come le sue. Forse perchè quando l'abbiamo fatto l'ultima volta mi scopava forte non per farmi male, ma per farmi risuonare al massimo.
Era come un musicista e io il suo strumento, suonava forte, per far risuonare ogni fibra del legno, far vibrare ogni corda.
Così gli ho scritto una mezza verità. Che mi ha fatto sentire una merda, ma che cmq mi stava bene così, il sesso tra noi è bello. e lui mi ha risposto che gli mancavo, che il sesso che fa con me è speciale.
Chiaramente, per quanto cercassi di tenere il pensiero lontano da me, mi ha fatto respirare l'anima.
E ho ricominciato a non capire più niente.
Da ieri ad oggi messaggi vari, quando ci vediamo, se ci vediamo..
Poco fa ho affrontato la faccenda. Gli ho scritto quando posso andare e se pensa ancora che gli manco.
Insomma son venuti a galla i problemi. Mi ha scritto che si è trovato davanti un muro nonostante i suoi tentativi di mandarmi segnali.
Ora, io non so a cosa è abituato... E' vero che ho cercato di tenerlo lontano, ma da lì a non capire che mi stava entrando nel cuore... ho dormito con lui, son stato nel suo letto, ho fatto carte false per andare a trovarlo, ho anche dato fondo ai miei ultimi merda di risparmi...
E ancora non capisco cosa voglia da me.
L'ultimo suo messaggio, pochi secondi fa
'io ti ho voluto bene già dal primo giorno'
Non posso innamorarmene, non posso farlo. Anche se forse è già successo.
Non so cosa rispondere e cosa fare.
Aspetterò, lascerò passare questi giorni, terribili giorni. Dovremmo vederci dopodomani.
Intanto vivo a metà, con il suo volto davanti, il suo odore addosso, la nostalgia dentro.
E con l'obbligo di non farne parola con nessuno, non una parola, non un messaggio, non un segnale.
Sul viso, nemmeno un'espressione

domenica 25 dicembre 2011

Natale

Oggi ho incontrato Lui. Dovevamo scambiarci il regalo. Che poi sapevo già cosa mia aveva preso, mutande e maglietta. Scontato, ma conoscendolo basta il pensiero. E fortunatamente. Gli ho preso le sigarette, non sapevo che altro comprare, per soprendere le persone ci vogliono tanti soldi o tanto cuore. Non ho nessuno dei due, così ho optato per una cosa che tanto gli serve.
Eravamo in macchina, in un parcheggio. Lui appena uscito dal lavoro, io in giro a dare qualche pacchetto di cioccolatini preso di corsa a quattro amici.
Nemmeno un bacio. C'è luce, si vede tutto. E abbassa il finestrino, ci sono i vetri appannati, sembra che stiamo scopando.
Questa notte ho realizzato che non c'è più amore. Ci vogliamo bene, io gliene voglio, lui credo anche. Ma non c'è più amore.
Così ho pensato all'Altro. Mi ha chiesto se andavo da lui questa notte... Banale pensavo il fatto che a natale tutti hanno qualcuno con cui stare: bene o male che sia. L'Altro no. E' solo.
Mi ha detto un giorno che ha litigato coi suoi, nn c'è un buon rapporto. E così starà da solo a natale, la notte della vigilia e anche il giorno dopo. Mi ha chiesto se vado da lui domani pomeriggio, chiaramente ho dovuto rifiutare, madre morirebbe sul colpo e io non saprei come giustificare la faccenda.
O forse non voglio.
Non voglio perchè so che il gioco non vale la candela, mi son fatto diverse ore di treno sommando tutti i viaggi e ho speso cifre discrete per andare da lui. Ma lui niente, di fronte alla possibilità di venire qui ha detto no, che aveva da fare. Che sia vero o meno non lo so, sta di fatto che io non ci avrei pensato due volte, avrei mandato al diavolo tutto. E lo stavo facendo di nuovo, domani sarei corso da lui.
Mi fa tristezza l'idea che sia solo, come un cane. Ma andandoci mi illuderei di essere importante, cosa che non sarebbe affatto vera. Per lui sono solo carne, e va bene così, l'importante è ricordarmene ogni volta.
Forse la cosa che mi piaceva di più era l'idea di non essere solo anche a natale. Non solo a livello di persone, coi parenti etc ci si riesce a distrarre. Intendo solo nel cuore. Avere un uomo con cui poter stare bene anche da soli, un uomo proprio come l'Altro, ma allo stesso tempo diverso.
Non ci capisco più molto di questa vita, so solo che ho paura di non riuscire mai a trovare la persona che cerco. Esisterà?
Caro papà natale o gesù bambino o chi per esso... Quest'anno non vi ho chiesto nulla, lo sapete, non desidero niente. Solo datemi la forza, la forza per studiare e capire cosa voglio diventare; la forza di tirare fuori i sentimenti, senza più accettare compromessi; la forza per ricominciare a vivere, per chiudere con il passato e ricominciare.
Buon natale a tutti

martedì 20 dicembre 2011

A

Oggi dovevo andare da A.
Ma questa sera ritornando a casa qualcosa dentro mi diceva che era meglio lasciar perdere. Casa sua non mi è piaciuta, rispecchia credo un po' la sua personalità, e a me non piace granchè. Ha di buono che ha una discreta "simpatia" tra le gambe, è per questo che ho continuato a frequentarlo nonostante tutto.
Con lui non riesco ad instaurare un rapporto, anche mentre siamo a letto non riesco a percepire un sentimento o una sensazione di qualunque tipo.. Dopo tanto tempo non sono ancora riuscito a capire se sia attivo o passivo: chiaramente abbiamo fatto diverse cose, solo non riesco a leggere dentro di lui.
Anche lui mi ha detto che gli sarebbe piaciuto portarmi da qualche parte, magari al lago; se per qualcun altro non avrei nemmeno considerato l'eventualità di dire no, con lui non ci andrei. Non mi da abbastanza sicurezza, non è una persona di cui mi fiderei nella vita di ogni giorno.
Senza contare che non mi fiderei nemmeno di me se non mi conoscessi, o forse non lo farei solo perchè mi conosco.
Sta arrivando l'ennesimo natale, e di nuovo mi sento solo, abbandonato. Lui lavora, lavora notte e giorno e non riusciremo nemmeno a farci gli auguri con un bacio. Oggi ho pensato a qualcosa da regalargli, ma non mi è venuto in mente niente.
A me ha preso un completo intimo, mi son rifiutato di aprire la scatola, ma non c'è possibilità di errore.
Voglio essere stupito, voglio qualcuno che sappia sorprendermi. O forse dovrei essere io stesso a sorprendermi. Un tempo credevo che le persone si innamorassero di me a prima vista: ora non riesco ad esercitare nessun tipo di fascino nemmeno sulle persone che mi interessa sedurre. Starò invecchiando, o forse sta solo finendo l'illusione, e mi sto rendendo conto di come sono davvero.
Sono stanco, buonanotte.
P.S. Anche tu, mio caro amico, trascorri una buona notte. Anche se non leggerai mai queste parole, devi sapere che anche se non ti cercherò più, sarai semrpe nei miei pensieri.

sabato 17 dicembre 2011

Carillon

Oggi sono entrato in un negozio, per comprare una di quelle sfere con dentro babbo natale e la neve..Delle stupidate, senza dubbio. Ma ce n'erano diverse, e alcune avevano anche un carillon. Il tipo del negozio allora ha iniziato a farne suonare uno.
Mi piace la musica che esce dai carillon, mi fa venire subito gli occhi lucidi. E' la malinconia che mi trasmettono a piacermi.
Solo che il tizio del negozio ha iniziato a farne suonare un altro, poi un altro e un altro ancora. Le melodie non si potevano più distinguere, era come se ciascuno volesse gridare la sua storia, il suo ricordo ma non potesse farlo. Perchè quando si fanno suonare più carillon, è impossibile distinguere il loro canto. E il loro suono è insopportabile.
Mi sono sentito così, con la voglia di gridare, ma consapevole dell'impossibilità di farmi capire.
Ieri ho trascorso la notte a casa dell'Altro.
Ho preparato le solite bugie da quattro soldi, mi son messo in macchina e sono andato. E' stato strano, come sempre c'era un attimo di imbarazzo, poi è venuto il momento del sesso. Anche qui, forse un po' il solito. E' un maschio, ha le sue necessità, e io gli permetto di fare ciò che vuole. Mi prende forte, senza amore, solo sesso. Riesco a tenerlo lontano dal cuore in quel momento.
Ma dopo c'è stato il momento della notte. Abbiamo parlato poco, non aveva voglia, aveva sonno. L'ho capito subito appena sono entrato in casa che non sarebbe stata la serata che mi aspettavo. A parte il fatto che avevo mal di testa, sentivo lui distante. Ci siamo detti solo una cosa, molto importante: non staremo mai insieme e non avremo mai un rapporto di un certo tipo, perchè io sono troppo ragazzino per lui e lui è troppo uomo per me. Ne fa una questione di esperienza, dice che di testa son grande abbastanza; io mi sento sempre più bambino e non so veramente come sarà il mio domani, inoltre di fianco a lui mi lascerei morire.
Vive nel buio, luci sempre spente, imposte sempre chiuse: la sua casa è scura, quasi fredda. Di notte nella sua stanza non si distingue niente, non filtra il minimo raggio di luce.
Credo lui si senta così dentro. Non mi ha detto molto, ma aveva un ragazzo, e dev'esserci rimasto fregato. Dev'essere stato trattato male, ora cerca solo di sopravvivere. In fondo è una persona buona, fa molto per gli altri, anche se vedendolo così sembra solo uno stronzo.
Secondo me è solo una persona sola, anche se dice di avere un migliore amico, diversi migliori amici... Ma gli manca qualcuno che gli scaldi il cuore e l'anima. E non posso di certo essere io.
Ho ancora tanto da ridere, da imparare, da sbagliare. Non voglio prendermi carico della tristezza di un'altra persona, per essere triste ho già il mio senso di estraneità dal mondo che mi circonda.
Credevo che lui potesse salvarmi, e in un certo senso l'ha fatto: mi ha salvato da sè stesso, mi ha allontanato prima che fosse troppo tardi e allo stesso tempo mi ha acceso dentro la voglia di andare avanti, pensare alla mia vita. Mi auguro sappia badare a sè stesso e che trovi dalla vita quello che cerca.
Io ho voglia di tornare tra le braccia di Lui, di fare l'amore con il cuore, con il sentimento. Di ripristinare il sentimento che c'era tra noi. E così lo rincorro di nuovo, ci inseguiamo.
E in un certo senso chiudo l'esperienza con l'Altro. Sicuramente non lo cercherò più, se mi vorrà mi cercherà lui; mi piacerebbe essergli amico, ma il carico della faccenda potrebbe essere insostenibile e sarei come sempre un pessimo amico.
Non ci metterà che un secondo a dimenticarsi di me: è un maschio, saprà farsene una ragione molto in fretta. Ma forse non si sentirà bene, vorrà qualcuno la notte nel suo letto che non avrà paura di abbracciare, ma girandosi sentirà freddo e vuoto.
Anche lui si sentirà un carillon

martedì 13 dicembre 2011

Tutti devono avere qualcuno per sfogarsi

Oggi ho sentito una ragazzina in treno che lo diceva.
Mi ha fatto riflettere il pensiero che, pochi giorni fa, l'altro mi ha chiesto se ho qualcuno con cui parlo di me, a cui racconto tutto.
Io non ce l'ho, o meglio ho diverse persone che se si parlassero un giorno potrebbero ricostruire tutta la storia...
Ma cosa vuol dire sfogarsi, in che senso ci si può sfogare? Io pensavo fosse un fatto di sole parole, si raccontano le storie, le sensazioni, le esperienze.
Ieri ho cambiato opinione.
Ho conosciuto un nuovo ragazzo,A, poche parole, in chat. Mi ha chiesto di andare da lui, si sente solo in una casa grande e vuota. Io mi sentivo solo dentro di me, nonostante tutti gli uomini con cui vado.
Così ho accettato e sono andato a trovarlo. Inutile dire che siamo finiti nel suo letto, anche se avevo giurato che non avrei fatto nulla: un nuovo amante ha bisogno di tempo per essere inserito nel suo contesto.
Con A però ho avuto un'esperienza tutta nuova, con lui mi sono sfogato. Non mi importava nemmeno di fare male; certo non sono una bestia, ma in condizioni normali riesco a rendermi conto quando sto facendo del male a qualcuno. Con lui no. Mi bastava andare avanti e finire.
Oggi però ho pensato che forse io sono stato così per l'altro. Cioè che ci siamo visti solo perchè voleva sfogarsi. Mi sono sentito usato, non da volermi male per essere stato ingenuo, ma perchè alla fine forse voglio questo. O lo volevo, l'averlo conosciuto mi ha cambiato anche in questo. Sento in qualche modo di appartenergli, anche se in realtà ognuno per la sua strada dopo esserci rivestiti.
L'ho cercato questo weekend, ma lui non era presente. E' anche per questo che sono andato da A, per dimenticarlo, mettere un bel punto fisso sulla nostra scappatella. Oggi però ha risposto ai miei messaggi, mi ha detto che spera di vedermi in settimana, giovedì.
La cosa strana è che il giovedì di solito vedo M, anche se son due settimane che non ci sentiamo praticamente. Anche M è un soggetto strano, vuole tenermi fuori dalla sua vita, nn so niente di lui, ho provato diverse strategie d'attacco ma non molla... Se giovedì ho la possibilità di muovermi comunque sarò dell'altro. M ha un bel corpo, mi piace stare con lui. Ma quando abbiamo i vestiti addosso l'intesa si rompe, come se fosse sul chi va la; anche con l'altro c'è un pò di stranezza, ma almeno ci conosciamo da pochissimo.
Il mio Lui nel frattempo non sospetta nulla. Credo mi voglia anche, ora. Dopo tanto tempo mi vuole. Ma io son su un altra lunghezza d'onda, non so se riuscirò a rimettere a posto le cose.
Il problema ora è l'altro, quando son quasi riuscito a farmene una ragione ritorna a picchiarmi in testa. So tutto, so che non è storia da considerare, so che probabilmente mi sta usando, so che forse lo sto facendo anche io. Ma io giovedì se posso ci vado, e se non posso faccio in modo di poterlo fare.
Ringrazio A, perchè ieri c'era... Con tanti amanti che mi son costati bugie e tradimenti, ieri c'era solo lui.
Non ho nessuno per sfogarmi

sabato 10 dicembre 2011

Rincorrersi

Tutto è nato perchè cercavo di scoprire se mi tradiva.. Ne ero sicuro, ci avrei messo la mano sul fuoco.
Invece di lui nemmeno l'ombra. In compenso ho iniziato io. E anche se all'inizio era davvero andare con qualcun altro per non sapere cosa fare, ora è andare con qualcun altro per scelta, per vedere cosa c'è intorno a me e a cosa sto rinunciando.
La nostra storia è nata da un sito, cosa che mi sono sempre rimproverato... Come puoi pretendere che ci sia qualcosa di serio con una persona che hai conosciuto perchè era esattamente come la volevi...
In ogni caso, ci siamo trovati bene da subito. Ero più piccolo, sicuramente più sciocco ma con più voglia di metterci un po' di cuore. E così abbiamo iniziato a frequentarci; sesso per lo più, ma era ben fatto. Non ero un grande esperto, non avevo avuto grandi esperienze, solo c'era una buona intesa, una buona sintonia, anche nei gesti. Una sensazione a pelle.
Poi un giorno si è posto il problema di cosa fossimo l'uno per l'altro. Io pensavo niente per niente, scopamici al massimo. Ma mi illudevo. O meglio, non lo sapevo ancora che mi sarei innamorato di lì a qualche settimana. Proprio quando avrebbe smesso lui di esserlo di me.
La storia si è trascinata per mesi, cercandoci, cercandoci meno e poi ancora, di più. Sono quasi sicuro che è stato con qualcun altro, e la cosa mi dava fastidio. Più che altro perchè lo avevo fatto anche io, giusto una, forse un paio di scappatelle. Non stavo bene, son andato con altri perchè ci tenevo al rapporto con lui, ho cercato di compensare la frustrazione che mi provocava il non sapere se era fedele, non essendolo io per primo.
Poi è arrivata di nuovo l'estate. Un periodo peggiore per me non si è mai visto.
L'ho aspettato, l'ho aspettato tanto. E alla fine è arrivato, una settimana insieme, bellissima, soli noi due.
Solo che alla fine della settimana mi sono reso conto che non se n'era andata solo l'ennesima estate, se n'era andato anche qualcosa che ci teneva legati. Come se dopo averlo atteso così a lungo, al suo arrivo parte dell'entusiasmo si fosse già consumato.
Ma non ho lasciato perdere. Siamo ancora insieme, anche se mi sono iscritto su un altro sito come quello con cui ci siamo conosciuti. L'ho fatto per cercare se era iscritto anche lì.
Non solo nn l'ho trovato, ma ho continuato a tradire. Con moderazione, ma un tradimento in più non fa la differenza.
Sono orribile, lo so. Ma non ci sto bene, specialemente perchè credevo di poter controllare tutto, i sentimenti, il coinvolgimento. E ce l'avevo fatta, finchè non ho incontrato lui.
Non riesco più a vederlo, perchè credo che nei suoi occhi cercherei quelli dell'altro.
Spero che l'altro non mi cerchi, per dimenticarlo e rimettere le cose a posto in qualche modo. Anche se sarebbe solo un mettere la testa sotto la sabbia aspettando il prossimo problema.
Mi piacerebbe un'altra vita, o comunque provare un'altra vita, quella che potrei avere con l'altro.
Ma non posso sapere se può accadere o se accadrà mai.
Nel frattempo cerco di rimettere a posto i pezzi, ed evito di fare altre cavolate.

mercoledì 7 dicembre 2011

profumo

Questa mattina ho respirato ogni centimetro della maglietta che indossavo per trovare il suo odore.
Niente, nessuna traccia.
Ieri ci siamo visti. Ho saltato le lezioni, ho mandato tutto a farsi fottere, dovevo andare da lui. E' stata una bella giornata, abbiamo parlato, mi ha fatto vedere un pò di cose di sè e abbiamo fatto sesso.. bello, non sconvolgente, perchè è stato un pò doloroso, ma è stato bello.
Mi piace, non c'è niente da fare, fisicamente è perfetto, grosso e forte, caratterialmente un maschio. E' senza dubbio il più maschio che mi sia fatto. Sono stato anche tra le sue braccia, mi ha tenuto vicino. Ben lontano dal suo cuore credo, ma fisicamente l'ho sentito.
Il cuore, è questo l'unico punto che mi ha riportato alla realtà.
Non so se ne ha uno o se l'ha consumato tutto durante la sua vita.
Mi ha raccontato giusto due cose, ma io ci ho visto un quadro abbastanza completo: una vita intensa ma dannata. Credo abbia sofferto anche lui, e la sofferenza l'ha reso così. Ha una corazza impenetrabile ed è piuttosto cinico. Sembra che le persone non lo tocchino, dà come la sensazione di vivere da solo nel suo regno. Quando diventa dolce non si riesce a capire se lo stia facendo apposta o se sia spontaneo.
Avevo bisogno di incontrarlo, dovevo farlo per me: facendo sesso in qualche modo vedi come la persona reagisce a contatto con te, e di lui mi è piaciuta la coerenza.
Nel senso che quando un uomo viene, nell'istante subito dopo, capisci se è sesso da "zero euro", se è sesso con passione o sesso con amore.. Non mi è sembrato da zero euro. Solo qualcosa di più, non di certo una roba dai grandi sentimenti, ma andava benissimo così. Per non lasciarci un altro pezzo di cuore, per non uscire di testa.
Si può dire che se non ci dovessimo vedere più, per tutti i motivi possibili, primo fra tutti la distanza, l'incontro di ieri è stato un buon addio.
Ora sono tranquillo, non mi agito più al pensiero di essere stato usato e non mi si strazia l'anima di desiderio. Il mio era solo un capriccio, sesso per l'esattezza. Non mi da nemmeno più fastidio il fatto che andrà con qualcun altro, perchè sicuramente succederà.
Gli piacerebbe portarmi due giorni da qualche parte, io ci andrei volentieri, mai nessuno mi ha portato da qualche parte. Piacerebbe anche a me, mi piacerebbe pur sapendo di essere uno dei tanti. Per me invece lui è l'unico del suo genere, lo considererò sempre con grande ammirazione. Mi piacerebbe essere un pò come lui, ma non troppo, ci tengo al mio cuore, credo di averne risparmiato ancora un pò e non lo baratterei con nulla.
Mi sento come se i miei sentimenti si fossero calmati di colpo, se ripenso a ieri sento solo la piacevole sensazione di un bel ricordo...
Oggi non sento più il suo profumo

lunedì 5 dicembre 2011

Effimero

Non riesco a mettere a fuoco il suo viso.. Ripercorro con la mente ogni istante e ogni volta emerge un dettaglio di più.
Ma del suo volto nulla, non riesco a ricordare.
Credo di aver smesso di guardare con gli occhi quando il cuore ha iniziato a percepire sintonia. Perchè questo è l'effetto che ha su di me, mi impedisce di pensare, di ragionare con il cervello.
Lui è sesso, carne, passione e cuore; è un'idea di libertà purissima e di vita che ricomincia a fluire libera dopo mesi, anni di impedimenti e barriere..
Non può essere che un'idea perchè io non lo conosco, ne ho solo avvertito le vibrazioni. E non so cosa aspettarmi, non mi ha cercato oggi, eppure l'altro giorno era premuroso e lo sentivo vicino. Ma ha detto che questa settimana ci saremmo rivisti e mi ha dato dei giorni in cui è libero. Io non potrei devo studiare, ho preso degli impegni. Ma che si fottano tutti quanti, io lo devo rivedere, devo starci ancora a contatto. Devo capire se, quando mi ha detto tutte quelle cose circa il fatto che stava bene con me, era sincero o meno: da parte mia non ci sarebbe stato bisogno di dirmi bugie, mi piaceva troppo per resistergli. Solo devo sapere qual è il limite che c'è tra noi due. Spero di capire al più presto cosa fare.
Mi sento instabile, come sul punto di cadere per il più piccolo movimento: devo stare immobile aspettando un segno, un chiarimento.
Ritorno con la mente a quel giorno, e mi sento stupido per non avergli rubato nemmeno un'immagine, una sensazione definita, distinta da quel senso di benessere che mi ha lasciato dentro.
Lo rivoglio, voglio rivederlo sulla sua macchina, voglio rivederlo nella sua casa, voglio rivederlo in viso, voglio rivederlo nudo

sabato 3 dicembre 2011

All'inizio

All'inizio di una storia non conosci la persona che ti sta davanti..
Un po' di dati anagrafici, cosa fa nella vita, dove vive e con chi. Poi viene il momento di guardarsi in faccia, vedere se ci si piace fisicamente, se c'è attrazione, se c'è feeling. Quindi è il momento della scelta, o si va avanti o la si fa finita subito. Nel secondo caso si torna a casa un pò tristi per l'occasione sfumata, nel primo si continua la conoscenza: da dove sei uscito, cosa hai fatto della tua vita fino a quel momento e se stai con qualcuno. Che poi non avrebbe tanto senso stare con qualcuno e conoscere qualcun altro, ma...
Quanti ma possono concludere questa frase...
Il mio ma è che mi manca tutta una serie di cose per essere felice.
Con lui non sto male, non gliene faccio una colpa, sono io che non riesco a stare in un confine rigido, ho bisogno di andare, di conoscere di fare.
E mi fa anche male averlo tradito, ma non così tanto da non rifarlo. Perchè alla fine non lo tradisco con il cuore, solo con il corpo. O almeno era così fino a ieri.
Ieri è cambiato tutto, è cambiata la visione d'insieme.
Ero orgoglioso della mia visione d'insieme, chiara, precisa. Un'origine, un paio di dimensioni e una linea da conoscere poco per volta. Da ieri no.
E' caos, come se guardando in su scopri che c'è tutto l'universo da conoscere e non sai da che parte cominciare.
Oggi mi sono svegliato così; di fronte, l'universo