tanto di cui parlare, tutto ancora da vivere

giovedì 5 gennaio 2012

Nebbia

L'altroieri ho conosciuto massy. Poche parole in chat, spinto forse dalla foga che ho in questi giorni, ci ho parlato un po' e gli ho chiesto subito di vederci.
E' un ragazzo carino, sulla trentina, di queste parti. Si vede chiaramente che comunque è originario di giù, da come parla, da com'è fisicamente.
E' simpatico, niente da dire, mi sono sentito abbastanza a mio agio da subito.
E poi ci siamo spostati in un parcheggio. Un parcheggio perfetto, non passa quasi nessuno ed è imboscato senza esserlo esageratamente: per conoscerlo dev'essere stato in zona diverse altre volte.
Una macchina spaziosa, deve averne viste di ogni; giusto il tempo di sentire come bacia e già puntava alla mia cintura.
Voleva il cazzo, voleva succhiare, voleva bere. Non mi è mai capitato un ragazzo che volesse bere al primo appuntamento. Mi ha ricordato me qualche anno fa, quando non sapevo ancora che nel bosco c'è altro oltre al lupo.
Non riuscivo a venire, sarà che pensavo all'Altro, sarà che pernsavo a Lui..Sarà che ultimamente non so cosa mi passa per la testa.
Credo di essere impazzito, due giorni, due nuove conoscenze. Per fortuna ieri avevo da fare, si dice che non c'è due senza tre.
In ogni caso con un po' di impegno sono riuscito ad accontentarlo due volte; due volte gli ho dato da bere.
Mi sono sentito bene per un po' subito dopo essere venuto. Credevo di aver arginato in qualche modo il problema dell'Altro.
Solo che dopo qualche minuto mi sono accorto che i vetri erano tutti appannati e che fuori c'era la nebbia.
Quando stavo ritornando verso casa la nebbia non c'era quasi più.
E nel petto ho sentito il vuoto.
Forse quindi questo è l'unico modo che ho per stare bene, fare sesso ogni giorno, conoscere persone nuove senza un briciolo di sentimento.
Devo dimenticarmi dell'Altro, lasciarlo andare nella nebbia dei ricordi.

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