tanto di cui parlare, tutto ancora da vivere

martedì 15 maggio 2012

V Settimana

Credo che alla base di tutto ci sia la mia fragilità.
Per qualche tempo mi lascia in pace, e inizio a stare bene, poi eccola che ritorna all'improvviso, riaccesa da immagini che mi capita di vedere in giro.
Oggi in treno c'era un ragazzo. Un bel ragazzo in verità, e soprattutto un ragazzo affascinante.
Una polo di un colore che su un altra persona avrebbe fatto ridere, su di lui aveva tutt'un altro effetto, sembrava volesse ostentare il suo fascino.
Occhiali da sole, molto scuri e piuttosto grossi, coprivano gran parte del volto, lasciando però scoperto il naso.
Un bel naso, dritto, grosso ma non troppo e con una bella forma.
Siccome sono maiale per natura, so che un bel naso implica la maggior parte delle volte un bell'uccello, specialmente se le mani del soggetto rispettano alcuni criteri che ho potuto definire con l'esperienza.
Inutile dire che rispettava tutto quanto alla lettera.
Sulle braccia, poi, un paio di tatuaggi, uno sull'avambraccio e uno sul bicipite, che affiorava appena dalla manica.
Aveva un comportamento strano. Entrambi eravamo in piedi, vicini alla porta, e spostandomi qua e la per lasciar passare la gente, mi mettevo in modo da averlo sempre a tiro.
Ascoltava l'ipod a volume alto, potevo sentire appena il ritmo della musica, sottolineato anche dal suo piede destro che batteva a tempo per terra.
Ci siamo guardati, pur non avendolo mai fissato, intuivo che mi guardava.
Ho pensato per un attimo a come dev'essere poter abbordare qualcuno in una soluzione così insolita.
Mi sono eccitato.
Ma poi è arrivato il pensiero del nuovo ragazzo.
Con lui è ancora tutto bellissimo, siamo al punto che ogni volta che facciamo l'amore, che scopriamo qualcosa in più di noi e dei nostri corpi, ci sentiamo felici e l'uno parte dell'altro.
E lui non mi mente, lo vedo che è sincero, sia quando ci guardiamo negli occhi, sia quando mi scrive un messaggio.
Siamo felici, stiamo davvero bene insieme.
Ma ho paura.
Ho paura di perderlo, ho paura di dovermi trovare da un giorno all'altro a dovermi ricredere, un'altra volta.
E questo perchè l'Altro mi ha fatto troppo male.
Stiamo provando a vederci da un paio di settimane.
Non mi riempie di entusiasmo la cosa, ho un po' paura di vederlo. Potrebbe riaccendersi tutto quel sentimento che sono riuscito a mettere da parte, e non sarebbe giusto nei confronti del ragazzo.
E, in ogni caso, o perchè dico una palla io o perchè lui si inventa mille storie, non  si riesce a vederci.
La cosa più divertente è successa l'altro giorno: mi scrive se vado da lui per la sera, rispondo che non ci sono e lui rilancia per venerdì sera. Rifiuto subito, la sera non è proprio più possibile scomodarmi.
Poi mi cerca, mi telefona un giorno, parliamo.
Mi dice che sabato di giorno potrebbe esserci, ma fino ad una cert'ora, perchè poi sarebbe dovuto andare dal suo "ragazzo". Gli rispondo che va bene, di risentirci.
Io non l'ho cercato, l'ha fatto lui. Mi chiede, nonostante sapesse già la risposta, di raggiungerlo per la sera di venerdì. Declino di nuovo e rilancio per il sabato.
Nessuna risposta. La sera tardi, poi, mi risponde scrivendo che purtroppo non avrebbe potuto lui sabato mattina.
Non ho neanche risposto.
E sabato sera, inspiegabilmente, arriva la telefonata. Come stai, che fai...
Solite banalità.
In sostanza gli chiedo se è in macchina per andare dal suo uomo e mi dice con un tono piuttosto seccato che avrebbe lavorato la sera.
Questa è l'ennesima prova del fatto che mi dice una valanga di cazzate. Dice e si contraddice, c'è e poi non c'è, ci vediamo e poi non ci vediamo.
Mi sono rotto il cazzo insomma.
All'altro continuo a voler bene in qualche modo. Non è cattivo, solo forse un po' troppo solo da troppo tempo.
E francamente credo che andare a dormire da solo di notte, in una casa vuota, sia quanto meno triste.
Ma è solo una mia supposizione, potrei sbagliarmi e non di poco.
Poi è stato il turno di M.
Mi arriva un messaggio. "Ma quindi non ci vediamo più..."
Rispondo meravigliato per il fatto che è vivo. Non ci vediamo da un mese, e probabilmente non ci vedremo per un po'. Mi sono rotto le palle di correre dietro alle persone, in particolar modo a chi non se lo merita.
Ci si vuole in due per certe cose, se devo essere sempre io a starti a culo allora vuol dire che forse non ti interesso poi tanto.
Così lo lascio perdere un altro po'.
Con il nuovo ragazzo non c'è amante che tenga, mi piace un sacco.
E poi 'è Lui.
Ha intuito che lo bidono di proposito. O meglio che non faccio nulla per evitare di bidonarlo. Ogni mio mal di testa diventa forte forte e non ci vediamo, ogni appuntamento ipotetico con i miei amici diventa certo e non si riesce ad incontrarci.
E ha capito anche che c'è qualcun'altro. Me lo chiede con insistenza e inizia a chiedere cosa ho fatto le sere precedenti, sperando che io mi tradisca. Ma è un gioco che ho inventato io, sono praticamente imbattibile.
Devo lasciarlo definitivamente, per il suo bene.
Credo che mi voglia davvero tanto bene, ma è tardi, non c'è più quel sentimento che ci teneva uniti tempo fa, quando stavamo bene. Per me lui è una persona cara, che in quanto tale non riesco a lasciare andare definitivamente.
Ho ancora pochi anni prima di diventare come lui, me li voglio godere al massimo, senza dover dire grazie e scusa a nessuno.

2 commenti:

  1. "Mi sono rotto le palle di correre dietro alle persone": credo che tu stia facendo benissimo. Al tempo stesso troverei difficile (ma parlo solo per me) non dir niente a Lui. Oddio, troverei difficile anche dirgli qualcosa, a ben vedere... :-)

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  2. A mio avviso bisogna tenersi vicino sono le persone in cui l'affetto è reciproco. Credo sia importante tener lontane le persone che ci hanno fatto soffrire o che, comunque, sappiamo che vogliono solo giocare con noi, quando noi non ne abbiamo nessuna voglia. Dobbiamo però allontanare le persone per cui non ricambiamo l'affetto, a lungo andare una storia diventa logorante e asfissiante per noi e ingiusta per loro. Bisogna sempre cercare di non giocare con i sentimenti che ci chiedono solo un po' di affetto. Lo si allontana, dicendo la verità oppure no (meglio la verità), così avrà modo di ricostruirsi una vita, e di trovare una persona che ricambi il suo affetto, noi, invece, continuiamo con il nostro cammino

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